La crescente sensibilizzazione riguardo alle problematiche legate alla sostenibilità e all’inquinamento del pianeta hanno portato molti di noi a rivedere abitudini dannose di cui – spesso – non ci rendevamo nemmeno conto: così sono già in tanti a usare una caraffa filtrante invece dell’acqua in bottiglia, oppure a utilizzare retine in stoffa per la frutta e la verdura invece dei sacchetti usa e getta, e così via.
A prendere parte a questa “rivoluzione sostenibile” sono anche tante donne che decidono di rivedere completamente le loro abitudini riguardo ai prodotti utilizzati per le mestruazioni, eliminando (o limitando) l’uso di assorbenti, tamponi o salvaslip usa e getta a favore di alternative ecologiche e riutilizzabili come la coppa mestruale o gli assorbenti di stoffa.
Della coppa mestruale abbiamo già parlato nel dettaglio in una guida che contiene tutto quello che c’è da sapere su questo prodotto; oggi, invece, ci concentriamo sugli assorbenti di stoffa (chiamati anche assorbenti lavabili) spiegando le principali tipologie in commercio, come si lavano e quanti è necessario comprarne per non rimanere senza.
Buona lettura!
Cosa sono gli assorbenti di stoffa?
Sono prodotti per l’igiene mestruale e sono esattamente come gli assorbenti tradizionali (usa e getta); la differenza è che sono realizzati completamente in tessuto e, quindi, una volta utilizzati si possono lavare e utilizzare di nuovo (vengono infatti anche chiamati assorbenti lavabili).
Di che stoffa sono fatti gli assorbenti lavabili?
Dipende, in commercio ce ne sono diversi tipi. E’ consigliabile utilizzare quelli completamente realizzati in cotone ecologico poiché questo tessuto 100% naturale è traspirante e non irrita la zona intima.
Esistono anche altre alternative realizzate in cotone con l’aggiunta di altri materiali: bisogna sempre prestare attenzione che la parte dell’assorbente a contatto con la zona intima però sia di cotone e non di materiale sintetico.
Gli assorbenti lavabili realizzati in diversi tessuti devono essere smaltiti insieme agli altri scarti tessili (in questo approfondimento abbiamo parlato di come riciclare i prodotti per l’igiene mestruale).
Quanto dura un assorbente di stoffa?
Dipende dall’uso che se ne fa: se vengono utilizzati ad ogni ciclo praticamente ogni giorno (perché ne abbiamo pochi e quindi dopo averne macchiato uno lo laviamo subito per riutilizzarlo una volta asciutto) dureranno sicuramente meno che se vengono utilizzati saltuariamente e solo una volta per ciclo.
Di solito comunque possono durare circa 3 anni; ci si accorge che è arrivato il momento di cambiarli quando perdono potere assorbente.
Che tipologie di assorbenti lavabili ci sono?
Dipende molto dal produttore ma in linea di massima gli assorbenti lavabili presenti sul mercato sono divisi in queste categorie:
- salvaslip
- assorbenti medi (da giorno)
- assorbenti grandi (per flussi abbondanti o per la notte)
Come scegliere la tipologia giusta?
Come per i tradizionali assorbenti usa e getta, le varie dimensioni si adattano ai diversi giorni del ciclo e a loro flusso.
I salvaslip possono essere utilizzati insieme alla coppetta mestruale (per raccogliere eventuali gocce) oppure nei primissimi o ultimissimi giorni del ciclo, quando il flusso è minimo.
Gli assorbenti medi si utilizzano per un flusso normale e possono essere usati anche di notte quando il momento di flusso più intenso è passato.
Gli assorbenti grandi sono adatti per la notte o anche per il giorno nel caso di flusso molto abbondante.
Ogni donna avrà bisogno di un set di assorbenti diverso, poiché tutte mestruiamo in modo differente; il nostro consiglio è quello di acquistare un solo assorbente per tipo e utilizzarli nei vari momenti del ciclo, per capire qual è la soluzione migliore.
Una volta che ci rendiamo conto di quale alternativa è meglio per noi possiamo procedere a comprare un numero maggiore degli assorbenti che abbiamo scelto.
Quanto assorbenti di stoffa comprare?
Anche qui la risposta è dipende: dipenda dall’intensità del flusso mestruale e dalla sua durata.
Per fare un calcolo approssimativo possiamo pensare a quanto assorbenti usa e getta usiamo di solito nell’arco della fase mestruale, così da aiutarci a capire di quanti assorbenti lavabili abbiamo bisogno.
Non sempre è necessario comprarne subito una grande quantità: chi fa spesso la lavatrice può prenderne una scorta limitata e lavarli con più frequenza, oppure è possibile lavarli a mano dopo ogni utilizzo e rimetterli una volta asciugati.
Con il passare del tempo è possibile acquistarne altri per poi arrivare ad averne un numero sufficiente da durare per tutta la fase mestruale senza bisogno di lavarli subito dopo l’uso.
Come si mette un assorbente lavabile?
Esattamente come un assorbente usa e getta; siccome non è provvisto di parte adesiva viene fissato alle mutandine attraverso un bottoncino a clip che si trova all’estremità delle ali laterali.
Questo bottoncino permette anche di chiudere l’assorbente una volta arrotolato su se stesso per poterlo mettere via occupando meno spazio.
Come si lavano gli assorbenti di stoffa?
Se siamo in casa una volta tolto l’assorbente è importante sciacquarlo sotto l’acqua fredda finché l’acqua diventa limpida e non più rosa.
Poi si mette in lavatrice a 40 gradi massimo (ma meglio 30 gradi o addirittura con acqua fredda); l’acqua calda non è indicata perché contribuisce a fissare il ferro contenuto nel sangue nei tessuti e quindi può causare macchie o aloni.
Se non possiamo subito fare la lavatrice possiamo mettere gli assorbenti previamente sciacquati in un secchio d’acqua fredda con sale o aceto.
Per lavare gli assorbenti è bene usare un detergente ecologico e delicato, che non rischi di rovinare i tessuti.
Ecco, poi, come NON lavare mai gli assorbenti di stoffa:
- non usare ammorbidente che rende i tessuti impermeabili e quindi impedisce l’assorbenza
- non usare mai candeggina che può rovinare i tessuti
- non usare l’asciugatrice, è necessario che gli assorbenti asciughino all’aria
Come togliere le macchie dagli assorbenti di tela?
Può succedere che dopo il lavaggio sull’assorbente rimangano macchie o aloni (lo si nota soprattutto se l’assorbente è bianco o di colore chiaro).
Questo non vuol dire che l’assorbente è rimasto sporco ma che il ferro contenuto nel sangue si è fissato al tessuto; come abbiamo già detto in questi casi non bisogna usare candeggina né smacchiatori sintetici.
Come eliminare eventuali macchie quindi?
L’ideale è lasciare asciugare l’assorbente al sole che ha la capacità di smacchiare i tessuti, altrimenti possiamo provare con acqua ossigenata o bicarbonato.
L’eventuale presenza di macchie o aloni dopo il lavaggio è solo un “problema” estetico: l’assorbente non è sporco e la sua capacità di assorbenza non è compromessa.
Quanto costano gli assorbenti di tela?
Dipende dal produttore, dalla marca e dal tessuto con cui sono realizzati: il loro prezzo comunque si aggira sui 5€ – 15 € ad assorbente.
Può sembrare tanto rispetto ai normali assorbenti usa e getta, ma dobbiamo fare un calcolo a lungo termine: se spendiamo 5 € per un pacchetto di assorbenti tradizionali tutti i mesi, in un anno abbiamo speso 60 euro.
Con 60 euro possiamo comprare circa 5 assorbenti lavabili con una vita media di tre anni (mentre in tre anni di assorbenti tradizionali spenderemmo 180 euro).
Senza contare che non si tratta solo di una questione economica ma anche ambientale: l’uso di assorbenti di tela fa in modo che ci siano meno assorbenti usa e getta (la cui composizione prevede anche plastica) nei mari e nelle discariche.
Quali sono i vantaggi degli assorbenti di stoffa rispetto agli assorbenti usa e getta?
- la zona intima non è a contatto con materiale sintetico e prodotti chimici che possono causare irritazioni e infezioni
- diminuiscono gli assorbenti tradizionali nelle discariche e nei mari con quindi un minore impatto ambientale
- nel lungo termine fanno risparmiare
In conclusione
Come abbiamo ripetuto spesso ogni donna deve trovare il prodotto mestruale che più si adatta alle sue esigenze; gli assorbenti di tela possono essere la soluzione definitiva per alcune, ma non per altre.
L’importante è cercare di utilizzare il più possibile prodotti mestruali sostenibili, come la coppetta o gli assorbenti lavabili; se anche riuscissimo a impiegarli alternandoli alle soluzioni usa e getta sarebbe già un passo importante per il nostro pianeta.