LOONCUP, la coppetta mestruale smart che parla con lo smartphone: luci e ombre di questa novità high-tech

[Immagine presa dal sito di Kickstarter]

In un nostro precedente approfondimento abbiamo parlato della coppetta mestruale spiegando come funziona, come sceglierla, cone utilizzarla, come pulirla e dando tante informazioni utili per chi vuole conoscere più da vicino questo oggetto prima di comprarlo.

Torniamo a parlare di coppetta mestruale in quanto al CES 2019 (la fiera dell’elettronica di consumo che si tiene ogni anno a Las Vegas) è stata presentata LOONCUP, una coppetta mestruale smart in grado – grazie a sensori Bluetooth – di comunicarci quando è ora di svuotare la coppetta.

Abbiamo visto che uno dei problemi che possiamo avere inizialmente utilizzando la coppetta è proprio non avere la percezione di quando questa va svuotata: si tratta di un problema che si presenta nei primi utilizzi perché, dopo qualche tempo, grazie all’esperienza è facile sapere ogni quanto è meglio svuotarla (senza dimenticare che va comunque svuotata e lavata periodicamente per minimizzare il rischio di sindrome da shock tossico).

Abbiamo spesso detto, inoltre, che il sangue mestruale è un importante indicatore della salute di una donna: questa coppetta permette di tenere traccia di alcuni parametri utili per determinare la presenza di problemi a livello ginecologico.

LOONCUP sembra essere quindi essere davvero un’invenzione rivoluzionaria anche se – andando a conoscere il prodotto nel dettaglio – troviamo tutta una serie di limiti e difficoltà che, secondo noi, rendono il prodotto poco utile nel momento in cui scriviamo.

Vediamo perché!

Chi produce LOONCUP?

LOONCUP è un progetto di Loon Lab, un’azienda che produce prodotti per il benessere delle donne nei giorni della fase mestruale.

Loon Lub ha lanciato a ottobre 2015 una campagna di crowdfunding su Kickstarter per finanziare LOONCUP: dei 50.000 dollari richiesti sono riusciti a raccoglierne oltre il triplo, ben 160.000!

Come funziona Loon Cup?

Questa coppetta Bluetooth è realizzata in silicone medicale; alla base della coppa troviamo un piccolo sensore, una batteria grande come una lente a contatto e un’antenna Bluetooth posta nell’impugnatura.

Attraverso un’app gratuita (disponibile per iOS e Android) la coppetta va sincronizzata con lo smartphone in modo tale da poter raccogliere i dati ed inviare notifiche.

Grazie al sensore integrato la coppetta è in grado di monitorare il volume del sangue raccolto ed avvertirci quando la coppetta è piena a metà e quando, invece, è completamente piena e va quindi svuotata (in questo caso è la coppetta stessa a vibrare leggermente per farcelo capire).

Inoltre tiene traccia di diversi fattori, ad esempio:

  • il volume del sangue in ogni ciclo mestruale e in ogni giorno del ciclo, compilando così uno storico che permette di individuare subito casi di sanguinamento eccessivo o anormale
  • il colore del sangue mestruale che è un importante indicatore per poter diagnosticare alcune malattie ginecologiche
  • la lunghezza del ciclo dato che la coppetta è in grado di riconoscere da sola quando si trova all’interno o all’esterno del corpo (e quindi di determinare quanto sono durate le mestruazioni in base a quanto l’abbiamo indossata)
  • la temperatura basale, ovvero la temperatura del corpo umano al risveglio, prima di aver iniziato qualsiasi attività

In questo video trovate un riassunto di tutte le funzioni di LOONCUP:

LOONCUP: perché al momento non la consigliamo

L’obiettivo di LOONCUP, aiutare le donne nei giorni della fase mestruale permettendo loro di utilizzare la coppetta con maggiore comodità e tenendo traccia di informazioni importanti per la loro salute, è del tutto lodevole.

Purtroppo, andando a conoscere più nel dettaglio il prodotto, ci si rende conto che ci sono diversi limiti da valutare con attenzione.

La batteria dura solo sei mesi e non si può ricaricare

Al momento la batteria non si può né rimuovere né sostituire e dura sei mesi; dopo questo periodo è necessario acquistare una nuova LOONCUP se si vuole continuare a tenere traccia dei parametri di salute (anche se bisognerebbe verificare se i dati legati alla precedente coppetta verrebbero tenuti in considerazione da quella nuovo per il tracciamento dello storico) oppure utilizzare LOONCUP come una normale coppetta, quindi senza tutta parte di sincronizzazione con l’app e raccolta dei dati.

Dover acquistare una nuova coppetta ogni sei mesi non solo rappresenta una spesa costante (la LOONCUP dovrebbe essere venduta attorno ai 30 €) ma si perdono anche tutti i vantaggi a favore dell’ambiente garantiti dalle coppette tradizionali, quelle che durano fino a 10 anni e che quindi hanno un impatto ambientale molto minore.

E’ vero, volendo quando la batteria si scarica si potrebbe utilizzare LOONCUP come una normale coppetta per diversi anni, ma ci sono altri fattori che la rendono difficile da utilizzare.

Non si può tagliare l’impugnatura

Quel pezzetto di plastica alla base della coppetta è l’impugnatura; tutte le coppette lo hanno ed è possibile tagliarlo o accorciarlo poiché, se lasciato integro, può fuoriuscire dal canale vaginale provocando molto fastidio quando si indossa la coppetta.

Con LOONCUP non è possibile tagliare l’impugnatura poiché al suo interno si trova l’antenna Bluetooth: la compagnia dice che sta lavorando per fare in modo che questo limite non sia più presente e che, comunque, è un’impugnatura più corta rispetto alle coppette normali.

Tuttavia moltissime donne non riescono ad indossare la coppetta se l’impugnatura non viene tagliata del tutto: in questo caso, quindi, LOONCUP risulterebbe troppo scomoda per essere utilizzata.

Non è possibile sterilizzarla con acqua bollente o utilizzare alcuni prodotti

Siccome nella coppetta sono presenti componenti elettroniche non è possibile sterilizzare la coppa bollendola in acqua, mettendola nel microonde o con detergenti a base oleosa.

Tuttavia è importantissimo disinfettare in modo accurato la coppetta (almeno prima di cominciare a utilizzarla quando arrivano le mestruazioni e prima di metterla via alla fine delle perdite) per minimizzare il rischio di sindrome da shock tossico.

Al momento l’unico modo per pulire la LOONCUP è con acqua tiepida e sapone ed è possibile disinfettarla con una lampada a raggi UV che, però, non tutti hanno.

E’ sconsigliabile utilizzarla in aeroporto

Le componenti elettroniche della coppetta potrebbero attivare l’allarme dei macchinari a raggi x dei controlli di sicurezza degli aeroporti. E’ un problema per tutte quelle donne che scelgono la coppetta proprio per essere più comode durante i loro spostamenti.

Non tiene conto del rischio di sindrome da shock tossico

La sindrome da shock tossico (TSS) è una malattia molto rara ma anche molto grave che si può manifestare nelle donne che fanno uso di assorbenti interni o coppetta mestruale (ne avevamo parlato nel dettaglio qui).

Per minimizzare il rischio di proliferazione batterica (che potrebbe dare origine a questa infezione) è necessario cambiare spesso il tampax o svuotare spesso la coppetta, circa ogni 4 ore, per poi lavarla accuratamente e rimetterla.

Questo deve accadere anche nei giorni di flusso leggero quando la coppetta ci metterebbe tanto a riempirsi: può darsi, infatti, che alla fine delle mestruazioni LOONCUP ci avvisi di dover essere svuotata dopo, per esempio, 10 ore dal momento in cui l’abbiamo indossata; a prescindere dalla quantità di flusso, però, per minimizzare il rischio di TSS avremmo dovuto svuotarla e lavarla molto prima.

La coppetta può dare quindi un’indicazione ma dev’essere chi la utilizza a ricordarsi proattivamente di svuotarla e lavarla ogni 4 ore circa (questo vale per tutte le coppette e gli assorbenti interni che vanno cambiati molto spesso).

Coppetta mestruale smart: un buon inizio con tanti margini di miglioramento

Ci sono tutti i presupposti per avere fra le mani un oggetto davvero utile: una coppetta mestruale che ci dice quando va svuotata (l’ideale per prendere la mano durante i primi utilizzi) e che – soprattutto – possa monitorare alcuni parametri molto importanti, e fino ad ora difficili da misurare, per la salute delle donne.

Tuttavia al momento in cui scriviamo ci sembra che i limiti siano ancora troppi: è chiaro che ne sono al corrente anche i produttori che hanno dichiarato di essere già al lavoro per realizzare una coppetta con più luci e meno ombre.

Noi rimaniamo in attesa delle versioni più avanzate che, speriamo, possano superare gli ostacoli di cui abbiamo parlato in questo articolo!

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Di Stella Fumagalli

Classe 1986, scrivo su diversi blog dal 2011. Sono un'appassionata di scienza, femminismo, animali, film horror e tatuaggi. Amo leggere, odio cucinare, sono intollerante con chi non tollera. Stay human.