[Fonte immagine: Wikipedia – https://pt.wikipedia.org/wiki/Fol%C3%ADculo_ovariano]
L’ovaio policistico è un disturbo che interessa principalmente le donne in età riproduttiva, alterando il livello di diversi ormoni: per questo motivo è in grado di causare tutta una serie di sintomi e, talvolta, di complicazioni che possono interessare varie sfere della salute, non limitandosi a quella riproduttiva.
Andiamo a vedere che cos’è l’ovaio policistico, cosa lo causa e quali sono i trattamenti ad oggi disponibili per fronteggiare questa malattia.
Cos’è la sindrome dell’ovaio policistico?
Si tratta di una patologia a causa della quale l’organismo di alcune donne produce un eccesso di ormoni maschili (iperandrogenismo); questo disequilibrio ormonale influenza l’organismo in diversi modi, dando origine a tutta una serie di sintomi.
Ci si riferisce a questa sindrome anche con la sigla PCOS (dall’inglese Poly-Cystic Ovary Syndrome) ma è conosciuta anche come policistosi ovarica o sindrome di Stein-Leventhal.
L’iperandrogenismo e livelli anormali di altri ormoni sessuali hanno un effetto negativo sul normale rilascio dei follicoli ovarici da parte delle ovaie; le diverse cisti (che danno origine al nome della sindrome) che si possono osservare sulle ovaie delle donne che ne soffrono sono infatti piccoli follicoli ovarici immaturi che, invece di maturare e rilasciare l’ovulo, si accumulano sulle ovaie.
Una donna con ovaio policistico può avere 12 o più cisti sulle ovaie, ma il numero tende a diminuire spontaneamente con l’avanzare dell’età.
Sintomi dell’ovaio policistico
Abbiamo detto che questa sindrome può dare origine a una serie di sintomi molto diversi fra loro; tra i principali troviamo:
- irsutismo (crescita di pelo nelle zone in cui normalmente le donne sono glabre come, ad esempio, le guance o il mento)
- sovrappeso e/o obesità
- irregolarità del ciclo mestruale
- mestruazioni molto abbondanti
- difficoltà o impossibilità di rimanere incinta o portare avanti una gravidanza
- maggior rischio di cancro dell’endometrio
- iperinsulinemia (eccesso di insulina nel sangue) che può causare diabete di tipo 2 o problemi glicemici
- apnee del sonno
- problemi dell’umore
- ipertensione
Cause della sindrome dell’ovaio policistico
Fino a poco tempo fa le cause di questa sindrome venivano imputate a un mix di fattori genetici, fisici, di salute, ambientali e legati allo stile di vita di ogni donna, senza riuscire a identificare una causa scatenante.
Uno studio recente portato avanti dell’Istituto Nazionale Francese della Salute e della Ricerca Medica (per le precisione da un team guidato dall’italiano Paolo Giacobini) ha scoperto che le donne in gravidanza con ovaio policistico hanno il 30% in più dell’ormone antimulleriano (un ormone che nei feti maschi è responsabile delle strutture embrionali che darebbero origine al sistema riproduttivo femminile).
Questa sindrome, quindi, sembra essere legata a un’esposizione prenatale a questo ormone e determinerebbe quindi anche l’ereditarietà dell’ovaio policistico (si stima che il 20-40% di donne che soffrono di ovaio policistico abbiano una parente stretta – madre o sorella – che ne soffre).
Come si diagnostica la sindrome dell’ovaio policistico?
Affinché questa sindrome venga presa in considerazione devono essere presenti tre elementi:
- ciclo mestruale irregolare
- iperandrogenismo
- cisti sulle ovaie
Vengono quindi controllati i dosaggi ormonali attraverso gli esami del sangue, mentre le ovaie vengono controllate attraverso un’ecografia.
Potrebbero essere necessari ulteriori esami a seconda dei sintomi presentati (diabete, difficoltà per rimanere incinta, apnee del sonno, etc.).
Trattamenti per l’ovaio policistico
Il nuovo studio che ha determinato il ruolo cruciale dell’ormone antimulleriano ha segnalato anche che la sindrome potrebbe essere trattata con successo utilizzando il cetrorelix acetato, un farmaco già utilizzato in alcuni disturbi ginecologici.
Il suo uso sui topi, infatti, si è rivelato efficace nel curare l’ovaio policistico e una sperimentazione sulle donne affette da questa patologia è prevista nei prossimi mesi.
Intanto, i trattamenti attualmente a disposizione puntano più che altro ad alleviare i diversi sintomi legati alla sindrome, senza però andarne ad intaccare la causa scatenante.
E’ possibile rimanere incinta o portare avanti una gravidanza se una donna ha l’ovaio policistico?
Questa sindrome è la causa più comune di problemi di fertilità legati alla mancata ovulazione e, come abbiamo detto prima, può causare difficoltà nel rimanere incinta o nel portare a termine una gravidanza.
Sebbene alcune donne potrebbero non riuscire a rimanere incinta o a completare una gestazione, la maggior parte di solito è in grado di far fronte a questi problemi con una terapia ormonale che viene prescritta dal ginecologo, talvolta in collaborazione con l’endocrinologo.