In passato abbiamo parlato della sindrome premestruale e del disturbo disforico premestruale: si tratta di condizioni che influiscono negativamente sulla vita di chi mestrua causando una serie di disturbi fisici ed emotivi, e le cui cause sono da ricercare prevalentemente nelle oscillazioni ormonali nelle varie fasi del ciclo.
Senza arrivare a questi estremi è comunque noto che le fluttuazioni ormonali siano responsabili di cambi d’umore – più o meno intensi – in determinati giorni del ciclo; come agiscono gli ormoni? Perché sono in grado di alterare il nostro stato d’animo e la nostra capacità di reagire o far fronte a situazioni allegre, tristi o stressanti?
Estrogeni
Il livello degli estrogeni aumenta in maniera progressiva giusto prima dell’arrivo delle mestruazioni ma poi cade in picchiata per fare sì che il rivestimento dell’endometrio si sfaldi ed inizino le perdite di sangue.
Il livello torna a salire poi quando la fase mestruale finisce, raggiungendo il suo picco verso il quattordicesimo giorno del ciclo (prendendo in considerazione un ciclo di 28 giorni).
I bassi livelli di estrogeni che riscontriamo poco prima delle mestruazioni causano una diminuzione della serotonina, un neurotrasmettitore responsabile anche dell’umore: quando i livelli di questa sostanza sono bassi si è più soggett3 a depressione, ansia, attacchi di panico, si è più sensibili al dolore fisico e risulta più difficile fronteggiare stress, paura e critiche.
Progesterone
A causare lo sfaldamento del rivestimento dell’utero (e quindi la mestruazione) è il crollo repentino degli estrogeni ma anche del progesterone: giusto prima di cadere in picchiata però questo ormone raggiunge il suo apice, per questo una decina di giorni prima dell’arrivo delle mestruazioni possiamo sperimentare maliconia o sensazione di impotenza.
Dopamina e acido γ-amminobutirrico
Con l’avvicinarsi delle mestruazioni anche la concentrazione di dopamina e dell’acido γ-amminobutirrico (anche conosciuto come GABA) è bassa: entrambi questi neurotrasmettitori giocano un ruolo importante nell’umore e nel comportamento, quando il loro livello è basso è possibile sentirsi più ansios3, irritabili e tristi.
È solo una questione di ormoni?
È ormai appurato che le fluttuazioni ormonali svolgono un ruolo determinante negli sbalzi d’umore durante le varie fasi del ciclo mestruale, tuttavia non è ancora ben chiara la presenza di altri fattori che potrebbero condizionare il comportamento e l’emotività.
Si sa, per esempio, che i livelli ormonali e il metabolismo interagiscono in maniera importante durante il ciclo mestruale ma non è ancora chiaro in che modo lo fanno.
Come abbiamo già detto parlando di sindrome premestruale e del disturbo disforico premestruale l’unica maniera di “tenere a bada” le fluttuazioni ormonali è fare ricorso a un anticoncezionale a base ormonale come la pillola o l’anello: in questo modo il livello di ormoni nel sangue è costante e gli eventuali effetti indesiderati delle loro oscillazioni (sia fisici sia emotivi) spariscono del tutto o si attenuano in modo significativo.