Parlando di mestruazioni abbiamo già detto più di una volta che parlare di ciclo regolare o irregolare è sempre piuttosto equivoco: i 28 giorni che di solito vengono presi come riferimento sono un’indicazione che si basa sulla media delle diverse durate che può avere un ciclo mestruale.
Per questo motivo è molto difficile trovare persone che abbiano le mestruazioni ogni 28 giorni, ma ciò non vuol dire necessariamente che il loro ciclo sia irregolare.
Ma allora quando un ciclo mestruale si può considerare regolare e quando irregolare?
Quando un ciclo è regolare?
Normalmente si considera regolare un ciclo che si presenta in un intervallo compreso tra i 23 e 32 giorni indicativamente dopo il ciclo precedente (ma bisogna sempre tenere in considerazione un paio di giorni di margine, quindi fino ai 35 giorni circa si continua a considerare regolare).
Questo significa che se una persone ha il ciclo più o meno ogni 24 giorni (o ogni 25, 26 ma anche ogni 30, 31, 34, etc.) ha un ciclo mestruale regolare anche se non si presenta ogni 28 giorni.
Per considerare un ciclo regolare quindi si tende a tenere in considerazione la regolarità della cadenza con cui si presenta più la lunghezza del ciclo in sé.
Quando un ciclo è irregolare?
Un ciclo è irregolare quando l’intervallo fra un ciclo e l’altro cambia di volta in volta: quindi se le mestruazioni arrivano dopo 23 giorni, tornano dopo 40 giorni, e poi dopo 30 giorni…
Insomma, quando non c’è una cadenza più o meno fissa fra una mestruazione e l’altra.
Se però il nostro ciclo la maggior parte delle volte dura più di 35 giorni si passa a parlare di oligomenorrea.
Cos’è l’oligomenorrea e cosa la causa?
Con oligomenorrea si indica un ciclo mestruale dalla durata irregolare, che va quindi oltre i 35 giorni.
È perfettamente normale che persone completamente sane presentino oligomenorrea: la fase preovulatoria può variare da persona a persona (e anche da ciclo a ciclo) e – se più lunga – può determinare un ritardo nella comparsa delle mestruazioni.
In questi casi però i ritardi non rappresentano un pericolo per la salute, possono essere al massimo “fastidiosi” perché è molto difficile calcolare l’eventuale arrivo delle mestruazioni che potrebbero quindi “coglierci di sorpresa”.
L’oligomenorrea è molto comune anche nel primo anno successivo al menarca (poiché l’organismo deve ancora assestarsi e stabilire i suoi ritmi) o vicino alla menopausa.
È anche uno dei fenomeni che compongono la triade dell’atleta femmina, un insieme di condizioni che si manifesta nelle giovani donne che praticano attività sportive intense.
Nonostante possa avere cause innocue, l’oligomenorrea può anche avere origini patologiche ed essere provocata, per esempio, da:
- disturbi dell’alimentazione
- diabete o problemi alla tiroide
- alti livelli dell’ormone prolattina
- assunzione di medicinali come antipsicotici o antiepilettici
- ovaio multifollicolare o multicistico (presenza di cisti, in un numero minore rispetto all’ovaio policistico ma più grandi come dimensioni)
- iperandrogenismo (eccessiva produzione di ormoni maschili, soprattutto di testosterone)
- tumori
- fibromi
- polipi
Anche lo stress e l’ansia possono condizionare in maniera significativa la durata del ciclo mestruale e causare ritardi e irregolarità.
Se l’intervallo di tempo che passa tra due cicli mestruali dovesse superare i tre mesi, allora si passa a parlare di un altro fenomeno: di amenorrea.
Cos’è l’amenorrea e cosa la causa?
Si parla di amenorrea quando vi è assenza di mestruazioni, ma questa condizione può essere primaria e secondaria:
- l’amenorrea primaria riguarda tutte quelle persone che – nonostante abbiano raggiunto e superato i 16 anni di età – non hanno mai avuto il menarca
- l’amenorrea secondaria invece si manifesta quando si hanno già le mestruazioni che, però, si interrompono per un periodo di sei mesi o più
Come per l’oligomenorrea, anche l’amenorrea secondaria talvolta si manifesta per cause fisiologiche: la gravidanza, l’allattamento al seno o la menopausa sono tutti periodi della vita caratterizzati dall’assenza di mestruazioni.
Altri motivi che possono causare una scomparsa della fase mestruale sono:
- uso di alcuni contraccettivi
- uso di alcuni farmaci (antipsicotici, antidepressivi, medicinali per la chemioterapia)
- problemi di tiroide
- tumori
- ovaio policistico
- disturbi dell’alimentazione
Anche qui lo stress, l’ansia e la pratica di attività sportive intense possono giocare un ruolo determinante.
Anche l’amenorrea primaria può avere cause patologiche come eventuali anomalie dell’apparato riproduttore o cromosomiche.
Cosa fare se soffriamo di oligomenorrea o amenorrea?
Nel caso si abbiano cicli mestruali molto irregolari (o nel caso di non averne affatto) dobbiamo rivolgerci al ginecologo o alla ginecologa: prima di tutto raccoglierà informazioni sul nostro stile di vita e sulla nostra condizione di salute in generale.
In seguito – nel corso di una tradizionale visita ginecologica – potrà eseguire una serie di esami come ecografie addominali e/o transvaginali per valutare la presenza o meno di anomalie o problemi.
Ulteriori esami e accertamenti che potrebbe essere ritenuti necessari sono:
- esami del sangue
- test di gravidanza
- isteroscopia (attraverso uno strumento chiamato endoscopio si valuta lo stato di salute della cavità uterina e del canale cervicale)
In base all’esito di questi esami il ginecologo o la ginecologa saprà consigliare il trattamento più indicato.
In conclusione
Nella vita di una persona possono capitare periodi di oligomenorrea o amenorrea, causati da diversi fattori: stress, fatica, ansia, alimentazione sbagliata, etc.
Talvolta una modifica del nostro stile di vita può essere abbastanza per ripristinare il normale ritmo del nostro organismo: tuttavia, non dobbiamo prendere sottogamba queste condizioni.
Per fugare ogni dubbio è sempre meglio sottoporsi a una visita ginecologica di controllo!