Nel nostro precedente approfondimento abbiamo parlato della differenza tra ciclo mestruale e mestruazioni: sebbene nel parlato siano passati ad indicare la stessa cosa, si tratta in realtà di due concetti molto diversi; le mestruazioni sono le perdite di sangue vere e proprie mentre il ciclo mestruale è il periodo di tempo che va dall’inizio di una mestruazione all’inizio di quella successiva.
Perché si chiama “ciclo” mestruale?
Come indica la parola stessa (“ciclo”) siamo davanti a una successione regolare di diversi fenomeni che fanno parte dello stesso processo: ogni mese il corpo di chi mestrua si prepara per un’eventuale gravidanza e lo fa passando per diverse fasi che – ciclo dopo ciclo (se l’ovulo non è stato fecondato) – si susseguono sempre nello stesso ordine.
Quanto dura il ciclo mestruale?
Comunemente al ciclo mestruale viene data una durata media di 28 giorni: abbiamo già visto però che è un’indicazione che si basa su una media delle diverse durate che può avere un ciclo mestruale, quindi è molto difficile che una persona mestrui ogni 28 giorni precisi.
Più verosimilmente il ciclo mestruale va dai dai 21 ai 35 giorni (dai 21 ai 45 prima dei 18 anni); sebbene alcune persona possano avere una certa “regolarità” (mestruando magari ogni 35 giorni), di frequente il ciclo non ha tutti i mesi la stessa durata.
È completamente normale: a meno di casi estremi (mestruazioni molto ravvicinate o che “saltano” per lunghi periodi, situazioni che devono essere portate all’attenzione del ginecologo o del medico curante) il ciclo mestruale non è fisso né stabile poiché il corpo è soggetto a diversi cambi – fisici, emotivi, ambientali, etc. – che possono condizionare anche la durata del ciclo stesso.
Quante fasi ha il ciclo mestruale?
Il ciclo mestruale ha quattro fasi:
- fase mestruale
- fase follicolare
- fase ovulatoria
- fase luteale
Un ciclo mestruale comincia con la prima perdita di sangue (che indica l’inizio della fase mestruale) e finisce con la prima perdita di sangue della fase mestruale successiva.
L’inizio della mestruazione, quindi, indica la fine del ciclo mestruale precedente e l’inizio di un nuovo ciclo mestruale.
1) La fase mestruale
L’inizio della fase mestruale è il giorno 1 del ciclo: inizia quando avviene la prima perdita di sangue significativa (non le perdite rosee o marroncine che possono presentarsi qualche giorno prima della mestruazione vera e propria: quelle fanno ancora parte della fase luteale o premestruale).
In questa fase (che dura circa 5 o 6 giorni indicativamente) il livello degli estrogeni – gli ormoni responsabili delle caratteristiche sessuali femminili – comincia ad alzarsi.
Nonostante questa fase, come abbiamo detto, possa durare fino a 6 giorni è completamente normale che le perdite di sangue durino meno: è quindi possibile essere in fase mestruale senza avere le mestruazioni (perché il flusso di sangue si è fermato).
2) La fase follicolare
La fase follicolare è conosciuta anche come la preovulatoria (precede infatti la fase ovulatoria) ed è la seconda delle quattro fasi del ciclo mestruale.
Il livello di estrogeno continua a salire e aumenta anche l’ormone follicolo-stimolante (FHS o follitropina) che – come indica il nome – stimola alcuni follicoli ovarici (strutture composte da un ovocita circondato da uno strato di cellule).
Però solo uno di questi follicoli sarà destinato a ovulare, quindi maturerà e si ingrosserà fino al momento dell’ovulazione.
La fase follicolare dura circa 6 giorni ed è caratterizzata da scarse perdite trasparenti (a volte completamente assenti, soprattutto all’inizio di questa fase).
3) La fase ovulatoria
La terza fase del ciclo è quella ovulatoria o ovulazione ed è caratterizzata da perdite abbondanti ed elastiche: il livello di estrogeni sale a tal punto da provocare un picco di ormone luteinizzante (o ormone LH) che “rompe” il follicolo (che ha ormai raggiunto la sua grandezza massima) liberando così l’ovocita che viene “catturato” dalle trombe di Falloppio e trasportato verso l’utero.
Si innesca così l’ovulazione che segna i giorni più fertili del ciclo mestruale; sebbene la fase ovulatoria possa durare circa 6 giorni, la vita dell’ovulo maturo è molto più breve: circa 24/48 ore.
Se in questo lasso di tempo l’ovulo non è stato fecondato invecchierà e morirà, segnando così l’inizio della quarta e ultima fase del ciclo mestruale.
4) La fase luteale
Eccoci arrivatз all’ultima fase del ciclo mestruale: la fase luteale o premestruale (precede l’arrivo delle mestruazioni e, quindi, la nuova fase mestruale): in questi giorni – la fase ne dura circa 7 – abbiamo perdite scarse e gommose, a volte assenti.
In questa fase le cellule che rimangono nel follicolo cambiano fino a formare il corpo luteo all’interno del quale si ricominciano a formare gli estrogeni ed il progesterone (altro ormone femminile, responsabile dell’aumento della temperatura basale).
Alla fine di questa fase i livelli di estrogeno e progesterone calano bruscamente portando alla mestruazione: ricomincia così, con la fase mestruale, un nuovo ciclo.
Se, invece, l’ovulo è stato fecondato vi è una produzione di HCG (la gonadotropina corionica, un ormone prodotto dall’embrione all’inizio della seconda settimana di sviluppo) che mantiene il corpo luteo fino a che la placenta e il feto sono in grado di mantenersi in maniera endocrina.
Persone, non macchine
Il corpo non è un computer: le fasi del ciclo mestruale possono durare più o meno a seconda della persona (e in una stessa persona possono avere una durata maggiore o minore a seconda del mese).
Le indicazioni temporali che abbiamo dato sulla durata di ogni fase sono quindi puramente indicative: siamo tuttз diversз e variazioni nella durata di ogni fase e del ciclo stesso sono – in linea di massima – completamente normali!